lunedì 20 aprile 2015

SONIC ART BOX
Bomarzo Palazzo Orsini 1 e 2 maggio 2015

Eccoci alla seconda edizione del SAB, nel cuore del centro storico di Bomarzo, pronti a condividere con i nostri soci e con i visitatori del Palazzo Orsini un weekend all’insegna dell’arte e della musica.

Il SONIC ART BOX è un contenitore di performance musicali live ed esposizioni artistiche, ha luogo negli ex granai del palazzo e sarà aperto ai visitatori entrambi i giorni.

Gli ambienti saranno arricchiti dalla sensibilità artistica di Federico Paris, Sophie Savoie, Cristiano Quagliozzi, Jan Incoronato, Barbara Lalle, Emanuele Olives, Giulia Frati, Milena Scardiglio, Leonardo Ciofini, Pier Simone Pomida, Arianna Moncini ed altri. 

A partire dalle 18,00 "Moody Minds Dj set" accompagna l'evento e si alterna alle performance musicali di:

1 maggio
"Un piede nella fossa band" (cover cantautorato italiano)
"Hot Stuff" (cover Rolling Stones)

2 maggio
''Reading letterario'' a cura di Alessandro Lamoratta
''Mamma li turchi'' pizziche, tarantelle e tamurriate.


Tessera associativa: 5 €
bomarziani@gmail.com
www.facebook.com/AssociazioneBomarte 







domenica 21 settembre 2014

Afterpatch 
Una festa di fine estate che accoglie l’arrivo dell’autunno: tre giorni che cominciano dentro Palazzo Orsini con l'arte del patchwork e finiscono fuori, nel “Dentro” di Bomarte.


Vieni?!



sabato 5 luglio 2014

MEREIO

Vi aspettiamo tutti a MEREIO, un progetto itinerante di musica e ambiente nato dall’incontro tra l’associazione Bomarte e il musicista Michele Villetti. 
La prima tappa è la Riserva di Monte Casoli a Bomarzo (VT).
Nel dialetto bomarzese “mereio” significa meriggio e per le vecchie generazioni l’espressione “mettersi a mereio” significava riposare all’ombra di un albero nelle ore pomeridiane.
Durante l’evento sarà possibile esplorare la Riserva, rilassarsi e ascoltare la performance musicale del Michele Villetti Quartet, che avrà una melodia o un canovaccio come guida ma che verrà influenzata dalla natura del luogo e dall’ispirazione del momento.

Il concerto sarà alimentato da generatori di corrente a pedali del progetto Pedalove e sarà allestito un bar con cibo e bevande.

La Provincia di Viterbo e l’Ufficio Parchi insieme con il Comune di Bomarzo sostengono l’evento, trasmesso “on web” dall’emittente multimediale SbobTV.

Per arrivare a Monte Casoli seguire le indicazioni da Piazza Matteotti, Bomarzo (VT)

Tessera obbligatoria Bomarte euro 5.

lunedì 14 aprile 2014

Il giorno di Pasquetta venite a visitare la meravigliosa Riserva Naturale di Monte Casoli e rilassatevi dentro la natura.





martedì 18 marzo 2014



Volevamo creare un contenitore di creatività: il Sonic Art Box. Per farlo abbiamo dovuto coinvolgere tanti amici. L'aiuto ricevuto e' stato tanto e il Sonic Art Box e' andato alla grande, ben oltre le nostre piu' bomarziane aspettative!

Ringraziamo l'amministrazione Comunale, per averci messo a disposizione i locali che hanno ospitato l'evento.
Paolo Berti con il quale abbiamo in comune la passione per l'arte e per Bomarzo. 

Quei gran bravi ragazzi dell'Associazione Valori che quando c'è da aiutare qualcuno non si tirano mai indietro e lo fanno sempre col sorriso sulle labbra. 

Tutti i musicisti per le bellissime vibrazioni che ci hanno regalato. 

Tutti gli artisti che hanno partecipato, per aver riempito di sogni una scatola vuota. 


Mauro Curzi per averci raccontato il Centro Storico.
Maurizio Mariani per le foto distorte. 
Danilo Morelli per il supporto costante. 
Alessandro Pangrazi per le stampe a tutte le ore. 
Gli Amici del Palazzo che con passione e dedizione rendono visitabile uno dei più bei palazzi della Tuscia. 
Paolo Falzini e la GSP per i buonissimi hot dog artigianali.
Luca del Clubventisette Bomarzo per il rifornimento di salse in corsa.
Giacomo Cardarelli per l'indispensabile appendiabiti.  
Giovanna per il suo dono all'associazione, e naturalmente tutti i visitatori e gli associati Bomarziani.
Ricordiamo che tutti quelli che condividono le nostre idee e che vogliono offrire il loro contributo nella realizzazione degli eventi possono comunicarcelo.
A presto! 

The artist is into the box, the box is in the stable.

Il 15 e 16 marzo 2014 le cantine sotterranee di Palazzo Orsini sono diventate SONIC ART BOX. Ecco gli artisti che abbiamo avuto il piacere di ospitare, e che attraverso le loro opere hanno ricreato questo luogo:



Federico Paris

Un artista che parla diversi linguaggi e lo fa esplorando ambiti diversi: lo spazio urbano, la moda, il teatro, l'editoria. Questo gli permette di arricchire in modo importante la propria esperienza artistica e stringere collaborazioni significative, arrivando cosi' alla propria sintesi creativa.  Una delle sue ultime personali e' "In cerca di quello", organizzata da Comediarting e curata da Maurizio Vanni, direttore del Museo d'Arte Contemporanea di Lucca.


Sophie Savoie

Sophie vive a Roma, dove fa la regista. E' coautrice del libro "La vita non e' un lungo fiume tranquillo" insieme a Carole e Nelly, le sue sorelle (illustrazioni di Federico Paris), Viterbo 2008, Edizioni Settecitta'.
www.gruppocicala.com


Jan Incoronato

Jan nasce nel 1985 in Polonia, a Katowice, e a due anni viene adottato da genitori italiani. Cresce vicino Roma e frequenta il liceo artistico. "Attraverso la sperimentazione trasforma la materia in scultura che diventa rappresentazione del parlato e del sentito muovendosi su sviluppi totalmente inediti". Nel 2011 e' vincitore alla IV Mostra Internazionale "Mosaico Oggi", a Bracciano. Nel 2012  partecipa alla colonia d'arte "4th Orange Blossom International" a Sapanca Ankara.  Da circa un anno collabora alla realizzazione di scenografie per la casa di moda Gattinoni.


Cristiano Quagliozzi

Frequenta il liceo artistico ed in seguito studia all'Accademia delle Belle Arti di Roma alla cattedra di pittura dove si laurea nel 2007 con l'indirizzo di storia dell'arte contemporanea. Partecipa a numerose mostre collettive e nel 2008 presenta la sua prima mostra personale "Concetti Astrali", presso la galleria l'Aquario di Roma." Negli ultimi tempi ha deciso di viaggiare, di unire il suo percorso intellettuale ad un percorso di tipo geografico, muovendosi prevalentemente a piedi per ritrovare contatto con il tempo e lo spazio in una dimensione di semplicità e austerità, lasciandosi ispirare dal viaggio per nuove opere ed azioni". A gennaio 2014 e' stato presentato il suo libro "Quando gli uomini non avevano le ali", Edizioni Polìmata.


Marina Ioppolo

Artista, presidente dell'associazione culturale Art Up a Viterbo e curatrice insieme a Fabio Vicenti della manifestazione Arte in Loco, 2009-2010. Ora torna a concentrarsi sulla sua produzione artistica; a Bomarzo ha portato, attraverso un'installazione, la sua espressione di una tensione tra gravita' e fragile desiderio di sollevarsi da essa; leggerezza.


Marta Pesta (Marta Consoli)

"Marta Consoli nasce il 24 ottobre 1986 a Catania. Diplomata presso l’istituto d’arte di Orvieto, nel 2004 torna in Sicilia, dove collaborando con la bottega Cartura, rimane profondamente affascinata da ciò che può nascere dal riciclo di un semplice quotidiano, dello scotch e della colla". E continua cosi' il suo percorso: dalla sua installazione nel 2005 a Catania fino al 2011, quando partecipa alla collettiva "Arte libera tutti" nelle ex-carceri della rocca di Montefiascone. Ora espone a Calcata presso l'ass. culturale "Il Granarone". Laureata in Scienze e tecnologie della produzione artistica di Terni; Vive a Montefiascone e lavora presso il suo laboratorio a Viterbo. 



Maddalena Mauri

L'artista nasce a Roma nel 1962, vive e lavora a Viterbo. Nel 1991 la sua prima personale alla Galleria MiralliPalazzo Chigi Albani, a Viterbo, curata da Simonetta Lux. Nel 1993 la sua prima personale all’estero, in Francia, a Lione, presso la Galerie Jacasse
Nel 2008 prende parte alla mostra Les Fleurs du Mal, 1857-2007, per Charles Baudelaire
patrocinata dall’Ambasciata di Francia e curata da Roberto Savi, presso la Galleria di Palazzo Bellarmino a Montepulciano, Siena. Nello stesso anno quattro personali, tra cui "there's nothing", alla Galleria Miralli di Viterbo. Nel 2009 con Antonio Arévalo arriva a Praga ai Karlin Studios in Una storia strettamente personale
Bianco e nero a dispetto di una personalità vivacissima quale la tua; cosa trovi in questa dicotomia cromatica? Uno degli aspetti che mi appassiona è dare un ordine all’intensità della luce. Il chiaroscuro può diventare un sistema di catalogazione. (31 gen 2011, Intervista di Elena Abbiatici a Maddalena Mauri).


Gio' Coppola

Gio' e' nato a Napoli e vive a Bomarzo dal 1967.
"Ha studiato all' Istituto d' Arte e all' Accademia di Belle Arti di Napoli. E' stato allievo di Vasco Pratolini. Ha realizzato decorazioni tessili nel settore moda-abbigliamento.
Ha frequentato il Centro sperimentale per la ceramica a Napoli e scenografia a Cinecittà in Roma."



Michele Greco (dalla presentazione della mostra "Gio' Coppola", Gubbio, PG, 2005)

Possiamo pensare e capire l' opera di Gio' Coppola solo se percorriamo le stazioni operaie del suo lavoro a partire dagli anni '60. I dipinti o piu' genericamente le opere di quegli anni, furono concepite come esigenza d' esprimere "concretamente" il pensiero utopistico di quei tempi, legato al movimento operaio rivoluzionario. Paradigmi culturali che sfuggivano alla società industriale ma non certo a quella tradizione culturale, feudale, contadina e corporativa. La pratica operativa di Coppola, apparentemente legata al fermento di quegli anni, era rigorosamente condizionata dalla matrice capitalista. Di fatto l' immaginario sociale, s' infiltra nello spirito utopico dell' artista napoletano, rinvigorendo cio' che già era in azione nella sua gestazione. Finalmente l' opera passava dalla fase ragionata a quella pura dell' istinto. Cosi' i colori e le forme si modellavano sotto l' impeto di un pensiero che si appropriava d' un antica memoria per renderla attuale, rivestita se vuoi, di sfaccettature contemporanee di riferimenti quotidiani.
Il fenomeno di Gio' Coppola, ribelle e sempre in anticipo sulle stagioni della vita, è particolarmente evidente nelle opere di oggi proprio nel modo in cui riflette instancabile ogni epoca che vive nel concepire la trascendenza ed il suo limite rappresentativo. Cosi' l' opera sfora soltanto il "sentimento" dell' infinito ridecendosi sempre piu' caduca, fragile, materialmente mortale. Se una certa elise desserne è riuscita a ridurre la durata di un sentimento ad un semplice colpo di palpebra giusto per non vedere per un attimo, per tornar poi a vedere in una dimensione diversa, con un diverso; giusto per fermarsi un attimo per togliersi l' enorme montagna di pulviscolo dall' occhio vitreo, insignificante come l' unico di Polifemo, è altrettanto vero che Gio' Coppola, anche lui, come Desserne, dietro la porta d' una seconda vita sussurri, si soffermi prima di aprirla, aspetti infine che ambedue gli occhi e la bocca e le narici e il pensiero si riempino di quell' immenso pulviscolo perchè tutto accada secondo la vita stessa, secondo amore, senza imprigionare nel niente l' eternità d' un sorriso, d' una gioia, d' una lacrima. Ecco che l' opera che si reinventa nella forma, nel colore e nella materia, restituisce a Gio' Coppola quella dignità della vita che altri disperdono dietro il futile ricamo del denaro e dell' effimero benessere.
Meglio morire soli con gli occhi cechi dal pulviscolo ma con l' eternità libera nell' opera creata piuttosto che vivere sommersi dal rimorso, dal coriandolo del carnevale, dalla farina del mugnaio, con l' eco dei cani abbandonati e del pettirosso morente. Nell' opera di Coppola, infine, non sono in gioco soltanto la visione del quotidiano o quella dei ruoli individuali o collettivi, ma l' interpretazione stessa del mondo al livello dell' immaginario.
Mentre Desserne predica il diritto della differenza dove nel sistema attuale dei rapporti umani siamo spinti a metterci individualmente in guardia contro gli stessi altrui fin da soffocare ed uccidere chi si opponga al tuo, Coppola predica il diritto all' Uguaglianza come il vecchio anarchico Josiah Warren. Ecco perchè il lavoro plastico di Gio' Coppola è al di sopra di ogni valutazione di mercato ed il suo obiettivo valore è nella carica emotiva che trasferisce, è nella poesia e nella musica delle tante note colorate che fanno della materia impiegata carne umana, sensibile, vibrante.


Marco Natili

Scrive nel suo Ricettario a proposito del binomio pittura - cucina: "[...] Un’analogia che si coglie anche nei testi di riferimento che per entrambe si definiscono con lo stesso termine: ricettari. Nell’ambito della pittura ne sono giunti fino a noi diversi ma, senza dubbio, il più conosciuto è quello di Cennino Cennini steso tra ‘300 e ‘400.
In entrambe le discipline si parla quindi di ricette e di ingredienti ma, mentre per la cucina è una cosa probabile, per la pittura può non sembrare plausibile: spesso tra gli scritti dei maestri , si trovano sia sparse che raccolte, notizie relative alla preparazione di tavole, tele e supporti in generale, di colle e di colori.
Le analogie sono molte: entrambe le sapienze usano farina, uova, latte, aceto, vino; termini come cottura, bollitura, pestatura, descrivono per tutt’e due dei metodi di lavorazione, con scopi indubbiamente diversi ma per un fine pressoché simile: l’attenzione e la ricerca del gusto e dell’equilibrio tra sapori ed aromi nell’una, tra forme e colori nell’altra.[...] Tutti i dipinti sono inseriti nel contesto della Tuscia, che va dalla tradizione alla cultura ad una lettura più ampia e profonda del paesaggio andando ad abbracciare l'ambito geografico, la storia dell'arte, e la poesia del ‘900 con richiami alla poetica del poeta trevigiano Andrea Zanzotto."


Giuseppe Rossi

Nasce a Roma il 9 febbraio 1958, vive a Manziana per tutto il periodo giovanile, dove si forma da un punto di vista artistico tra il 1976 e il 1982 lavorando alacremente e facendo diverse mostre. 
Ma quello che più lo forma sono le frequentazioni presso alcuni studi di importanti pittori, Pedro Cano, Pietro Del Greco, Mario Coppola e infine un periodo presso l’accademia di belle arti “Lorenzo da Viterbo”
dopo un lungo periodo di inattività Il fuoco che in tutto questo tempo era
rimasto sopito, doveva riuscire a riemergere prima o poi e cosi è stato, da qualche anno ha ripreso l’attività e le sue opere hanno nuova luce, forse i conflitti interni di gioventù che lo bloccavano, hanno lasciato il passo alla maturità fisica e culturale. L’ambiente e la passione per la natura è il filo di Arianna che collega i due periodi, paesaggi e marine, ma anche le piante che con il loro vissuto attraverso la corteccia, esprimono la bellezza della natura in genere è questo che cattura l’attenzione del pittore, scartando tutto ciò che deturpa, è con queste vedute che lancia e lascia un messaggio di speranza per le generazioni future. 


Gino Loperfido

"Pittore scultore e designer di restyling, Gino Loperfido nel 1968 si iscrive alla Scuola d’arte ornamentali San Giacomo di Roma, e su consiglio del prof. Sarra che già ne intravedeva le capacità artistiche segue oltre al corso di pittura anche quello di scultura conseguendo risultati inaspettati con la tela ma soprattutto con la materia. 
Avendo deciso di abbandonare Roma e quanto artisticamente acquisito in questa città nel 1972 si trasferisce a Barcellona dove grazie all’amicizia di un fotografo catalano incontra nella sua casa di Figueras, Salvador Dalí. Nel 1974 ritorna in Italia ed espone presso la Galleria d’arte "il Trittico" di via Margutta a Roma. Nel 1981 dopo una pausa artistica durata quasi dieci anni, e su consiglio del giornalista Ruggero Orlando di cui è impresario, realizza un ritratto per Craxi. I suoi quadri sono nelle case delle maggiori personalità della politica, della cultura e dell’arte. Inoltre, un’opera dell’artista è esposta in permanenza al Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Anticoli Corrado(RM) ".


Paolo Berti

"Paolo Berti è pittore da sempre, attivo dal 1970 ha prodotto più di cinquecento opere tra olii, gouaches, acquerelli, grafica. Ha esposto in molte collettive e personali. Nel 1982 frequenta i corsi liberi di pittura fino al 1984 con Renzo Vespignani quale docente. Dal 2006 produce opere graffianti,con la loro tipica configurazione, usando materiali di ogni tipo e riuscendo a rendere vivi e emozionanti gli incontri con la sua arte. Sta lavorando al ciclo "Inumana ragione" . E' Direttore Artistico dell'Esposizione Nazionale delle Arti Contemporanee-Premio Centro. Ha al suo attivo numerose recensioni per artisti ed autori ed ha pubblicato "Poesie di una notte", componimenti ispirati alla beat generation".


Madalina Sirlincan

"Ogni progetto viene creato in base al design. Esso viene pensato, analizzato ed infine disegnato ed eseguito. Ma ogni progetto può essere considerato anche un’opera d’arte? I processi e i risultati sono simili o diversi? Ogni designer o artista potrebbe darvi una definizione diversa a proposito!
Io non sono una designer, ma forse neanche un artista! Ma non riesco a disegnare una linea retta! Io non sono così sicura che cosa le mie creazioni siano,[...]. Ed è questa la “zona grigia” in cui la maggior parte del mio lavoro credo debba essere classificata.
L’arte e il design, sono negli occhi di chi li guarda. L’importante, quindi, è prendersi un minuto di tempo prima di giudicare e consentire così all’arte e al design di coesistere."
www.iquadridimadalina.com

Claudio Morucci

A proposito dell'opera LEO SVM: "l’uomo e la forza del leone. Una metamorfosi questa, che ci riporta alle origini della città di Viterbo. La leggenda narra che Ercole reduce, partito dalla “Selva Nemea”, dopo aver ucciso un leone venisse a fondare la nostra città Viterbo". Il 6 gennaio 2014 si e' conclusa a Palazzo Chigi di Viterbo la mostra personale dallo stesso nome. 


Silvia "Mela" D'Orazi 

Mela si laurea in scienze della comunicazione a Roma; Mela ama la grafica delle cose e la forma che veicola il contenuto; l'immagine che vive di vita propria dentro al video, che dentro il video si muove e poi esce per comunicare e  interagire con le persone in carne e osso. Questo e' il suo mezzo artistico prediletto. Da alcuni anni e' parte del laboratorio Aye Aye: "un gruppo di professionisti che operano da anni nel settore della comunicazione e dell’arte interattiva, progettando e realizzando interventi di carattere sociale e tecnologico per committenti pubblici e privati".


Creazione Celeste (Celeste Ercolani)

Celeste  da vita a creazioni  che prendono forma attraverso il mezzo terreno e "caldo" del feltro. La lana  e' da lei stessa trasformata e poi plasmata, per realizzare le idee dell'artista, in una festa di originalita'.


Cristina Leo

Cristina e' nata nel 1982. Ha frequentato il liceo artistico di Taranto, influenzata anche dall'amore per la pittura che le trasmette la madre; poi l' Accademia delle Belle Arti di Lecce, dalla quale si trasferisce dopo due anni per continuare e concludere a Roma il suo corso di studi. Si intrattiene sullo studio e la riproduzione della figura umana, passando in seguito all'esplorazione di una pittura astratta stilisticamente indipendente; non abbandona pero' la pittura figurativa  - sempre guidata dalla curiosita' per il potenziale comunicativo del volto e per il gioco complesso dell'identità -  tanto da arrivare a creare una sintesi coerente tra le due istanze, rappresentata comlpiutamente in "frank - senza nome" (2013).


Eleonora Pimponi e Francesco Medori

"Anche i rifiuti possono essere recuperati e possono diventare opere d’arte. E’ questa l’idea base che ha spinto Eleonora Pimponi e Francesco Medori a dare vita al progetto EcodesignEureka, il cui obiettivo principale è quello di veicolare, tramite le loro creazioni, il messaggio di rispetto ambientale insito nella possibilità di recuperare oggetti e materiali negletti donando loro una nuova vita.
Le loro idee su riciclo e arte sono in continua evoluzione e attraverso il sito internet www.ecodesigneureka.it la dimensione del loro mondo è totalmente cambiata, consentendogli il passaggio da un piccolo laboratorio in Umbria, alla condivisione del loro progetto con il maggior numero possibile di persone. Sono molti gli eventi finalizzati a sollecitare la sensibilità verso l’arte dei rifiuti cui hanno partecipato e dove hanno avuto l’occasione di scambiare idee e ricevere consigli da altri artisti che hanno scelto la strada del design etico ed autoprodotto.
Sono tre le principali questioni attorno alle quali ruota il loro lavoro di recupero e riciclo. La prima riguarda la condivisione di esperienze, progetti e partecipazione attiva, che ha fatto sì che potesse essere recuperato il ruolo sociale dell’artista, al quale oggi più che mai deve essere richiesto di stare in mezzo alla gente, proporre stili di vita più consapevoli e collaborare con altri. La seconda fa leva sull’esercizio della fantasia, in tal senso i materiali prediletti sono carta, cartone di recupero, legno, metallo, plastica e la loro tecnica preferita è l’assemblaggio. Tutto questo evoca più un universo post-industriale nel quale dalle macerie possono rinascere cose rinnovate dalla mente e dalla mano dell’artista che i tradizionali atelier. 

L’altra questione è nella volontà di coniugare etica ed estetica che viene resa sia con la realizzazione di pezzi unici, bizzarri ed economici, derivanti da scarti ai quali è stata data una seconda chance, sia con l’attuazione di laboratori ludici per bambini dove si insegna loro il piacere di giocare autocostruendosi i propri giocattoli utilizzando cose da scartare e l’ambizioso progetto (ora in fase di programmazione) di insegnare l’arte del riciclo creativo nelle carceri, cioè nei luoghi preposti per antonomasia al recupero."



Ci scusiamo se in questa pagina non abbiamo menzionato tutti. Di certo tutte le opere sono state apprezzate durante il Sonic Art. Ciao adesso!